Massa Lubrense o anche Terra delle Sirene, ultimo comune della penisola sorrentina, si estende su un vasto territorio costituito da ben 18 diversi borghi.
Il comune di Massa Lubrense, in privilegiata posizione panoramica, occupa l’estremo lembo della Penisola Sorrentina, tra le mete turistiche più famose d’Italia grazie al suo meraviglioso scenario naturale. Protesa nel mar Tirreno quasi a toccare l’isola di Capri, fa da spartiacque tra i golfi di Napoli e Salerno. Posta tra Sorrento, Capri e Positano, ma meno universalmente nota di questi, Massa Lubrense mantiene un carattere più appartato e conserva sapori e suggestioni altrove scomparsi, come per esempio i piccoli casali agricoli, le frazioni e i borghi marinari.
Arte e tradizione caratterizzano i numerosi centri abitati, che conservano importanti testimonianze classiche e medievali, cui si affiancano le architetture del Rinascimento e del Barocco. Immerse nel verde, le frazioni sono collegate tra loro sia da strade e vicoletti che da sentieri interni, segnalati e facilmente percorribili.
Il nome di Massa deriva da mansa, termine altomedievale che indicava un luogo adibito a coltura; nel Basso Medioevo fu aggiunto lubrensis, da Lobra (delubrum=tempio), la chiesa cattedrale che sorgeva sulla spiaggia di Fontanelle.
Questo territorio fu abitato fin dalla preistoria, come documentano i resti archeologici di epoca neolitica ritrovati nella grotta delle Noglie alla Baia di Ieranto.
Ad epoca successiva risale invece la vasta necropoli del Vadabillo, in località Deserto a Sant’Agata sui due Golfi, dove sono state rivenute tombe con ricchi corredi funerari di chiara influenza etrusca. Secondo la mitologia fu proprio Ulisse a fondare in zona un tempio dedicato al culto della dea Atena, Minerva per i Romani. L’ubicazione di questo tempio è stata confermata in seguito al ritrovamento di una incisione rupestre, in lingua osca, in località Punta della Campanella, zona dai Romani denominata appunto “Promontorium Minervae”.
A Marina della Lobra è stato riportato alla luce un ninfeo monumentale, attualmente custodito nel museo Georges Vallet a Piano di Sorrento, appartenente ad una villa marittima romana.
A Marina di Puolo sono stati rinvenuti ruderi di un altro importante ed enorme edificio: la villa di Pollio Felice con annesso tempio dedicato ad Ercole, entrambi descritti da Stazio nelle sue opere.

Nerano: si trova sotto la falda del Monte di San Costanzo. Nerano si raggiunge tramite la statale che collega la frazione di Termini a Nerano. Si ipotizza che il suo nome deriva da una ipotetica villa di Nerone. Proseguendo con la statale dal centro di Nerano si raggiunge Marina del Cantone.
Massa Lubrense vanta un ricco repertorio di tradizioni popolari, che si traducono in feste e sagre distribuite nell’arco di tutto l’anno. Antiche e suggestive sono le processioni della Settimana Santa; particolarmente belle ed emozionanti quelle, invece, via mare.
Massa Lubrense è conosciuta per le sue coltivazioni di limoni, sin dal 1600, fu il gesuita massese padre Vincenzo Maggio ad introdurre nel giardino della Compagnia del Gesù nella conca di “Guarazzano”, un esempio di prima coltivazione razionale del limone.